Petrosino Service offre anche guide turistiche a Napoli. Se stai cercando una guida per visitare la città, il loro servizio può aiutarti a esplorare i principali luoghi di interesse turistico di Napoli con guide esperte che parlano diverse lingue, inclusi italiano, inglese, e altre lingue su richiesta.
I principali luoghi di Napoli che puoi visitare con una guida turistica di Petrosino Service:
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Centro Storico di Napoli: La città di Napoli è ricca di storia e cultura, e il centro storico, che è Patrimonio dell'Umanità UNESCO, è pieno di monumenti, chiese, palazzi storici e piazze affascinanti. La guida ti accompagnerà a scoprire luoghi come:
- Spaccanapoli: La famosa strada che divide il centro storico e che è piena di chiese, negozi tipici e ristoranti.
- Cappella Sansevero: Con la sua famosa scultura del "Cristo Velato".
- Piazza del Plebiscito: Il cuore della città, con il Palazzo Reale e la Basilica di San Francesco di Paola.
- Duomo di Napoli: Con la sua storicità e la cappella di San Gennaro.
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Museo Archeologico Nazionale: Se vuoi scoprire la storia delle città romane distrutte dal Vesuvio, come Pompei ed Ercolano, la guida ti accompagnerà al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN), dove sono esposti molti dei reperti più importanti provenienti da questi scavi.
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Napoli Sotterranea: Un tour dei sotterranei di Napoli, che svelano la storia della città fin dall'epoca greco-romana.
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Castel dell'Ovo e Castel Nuovo: Le guide possono anche accompagnarti nella visita a queste fortezze storiche situate lungo la costa napoletana.
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Il Lungomare e la Costiera Amalfitana: Se hai intenzione di esplorare anche i dintorni di Napoli, Petrosino Service offre anche escursioni nei luoghi più belli della Costiera Amalfitana o verso il Vesuvio.
Come prenotare una guida turistica a Napoli con Petrosino Service:
- Visita il loro sito web: Petrosino Service offre informazioni dettagliate sui servizi turistici che forniscono, inclusi i tour con guida a Napoli.
- Contatta direttamente: Puoi chiamare o inviare una richiesta via email per verificare la disponibilità di guide per la data in cui desideri visitare Napoli. È possibile anche richiedere un tour personalizzato, a seconda delle tue preferenze.
- Pacchetti turistici: Petrosino Service offre anche pacchetti che combinano più visite, come una giornata a Pompei con partenza da Napoli, o tour che includono sia la città che i dintorni.
Storia
Il Palazzo Reale di Napoli fu fondato come palazzo del re di Spagna Filippo III d’Asburgo nell’anno 1600, per iniziativa del viceré Fernando Ruiz de Castro conte di Lemos e della viceregina Catarina Zuñiga y Sandoval. L’architetto Domenico Fontana progettò una residenza civile di forme tardo rinascimentali con colonne e ornamenti classici in facciata, cortile centrale quadrato con portico a pian terreno e al primo piano loggia interna sui quattro lati. Quando Napoli nel 1734 divenne capitale di un regno autonomo con Carlo III di Borbone, il Palazzo fu ampliato sul versante del mare, con l’Appartamento del Maggiordomo Maggiore, poi verso il Vesuvio con l’Appartamento per i Reali Principi. Vennero perciò a formarsi altri due cortili, oltre a quello d’onore. Nel 1768, in occasione delle nozze di Ferdinando IV di Borbone – succeduto al padre Carlo sul trono di Napoli – con Maria Carolina d’Austria, fu inaugurato il Teatro di Corte, opera dell’architetto Ferdinando Fuga. Trent’anni prima, nel 1737, il capostipite della linea dei Borbone di Napoli aveva fondato, su un’area adiacente al Palazzo, il Teatro di San Carlo, il più antico teatro lirico del mondo. Gli interni furono allestiti nel gusto tardo barocco con marmi preziosi e affreschi celebrativi, tra i quali le opere di Francesco De Mura e Domenico Antonio Vaccaro. Nel periodo napoleonico la Reggia fu abitata da Gioacchino Murat, succeduto nel 1808 a Giuseppe Bonaparte, a cui Napoleone aveva affidato il Regno di Napoli.
Sua moglie Carolina, sorella minore di Napoleone, arricchì il Palazzo con mobili e suppellettili francesi provenienti dal Palazzo del Quirinale, scelto come residenza dell’imperatore a Roma. Ferdinando di Borbone rientrò a Napoli nel 1816, al termine del decennio napoleonico, con il nuovo titolo di re delle Due Sicilie.
Il regno di Ferdinando I fu uno dei più lunghi della storia: durò oltre 65 anni, compresa la reggenza, durante i quali trasferì nell’area di Palazzo Reale la fabbrica di porcellane (1772) e la manifattura degli arazzi (1778). Le ultime trasformazioni avvennero al tempo di Ferdinando Il Borbone, tra il 1838 e il 1858: dopo un incendio sviluppatosi nelle stanze della Regina Madre, l’architetto Gaetano Genovese fu incaricato di un restauro generale. In quel periodo l’edificio raggiunse l’estensione attuale, fu demolito il preesistente palazzo vicereale (che insisteva sull’area dell’attuale piazza Trieste e Trento), lo Scalone d’Onore e l’Appartamento “di Etichetta” vennero rinnovati secondo lo stile neoclassico e gli appartamenti privati furono trasferiti al secondo piano.
Con l’annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno d’Italia (1860) il palazzo passò ai Savoia. Fu il re Umberto I a far collocare (1888) nelle nicchie della facciata principale le statue degli otto sovrani delle diverse dinastie che detennero il trono di Napoli, in corrispondenza delle arcate del porticato, murate nel 1753 da Luigi Vanvitelli per consolidare la struttura.
I Savoia furono particolarmente legati alla città, al punto da scegliere di alternare il titolo di principe di Napoli a quello di principe di Piemonte per l’erede al trono. Umberto I e la moglie Margherita si stabilirono nel Palazzo Reale di Napoli dopo il loro viaggio di nozze, nel 1868; qui l’anno seguente nacque Vittorio Emanuele III.
Curiosamente fu proprio quest’ultimo a decidere di rinunciare al palazzo come residenza, cedendolo al Demanio nel 1919 e destinando gran parte dell’edificio a una funzione pubblica: vi fu quindi trasferita la Biblioteca Nazionale, precedentemente collocata nel Palazzo degli Studi (attuale Museo Archeologico Nazionale di Napoli). La nuova sede, individuata dall’allora ministro della Pubblica Istruzione Benedetto Croce, fu inaugurata nel 1927.
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