Guida per i castelli napoletani

Disponibili guide turistiche per i sette castelli di Napoli


Per una visita ai Sette Castelli di Napoli, Petrosino Service potrebbe offrirti un servizio di trasporto privato con conducente e, se lo desideri, anche una guida turistica per esplorare questi affascinanti luoghi storici. I Sette Castelli sono una serie di castelli storici situati a Napoli e nei dintorni, ciascuno con una storia affascinante. Ecco un elenco dei principali castelli che potresti visitare:

 

I Sette Castelli di Napoli:

 

  1. Castel dell'Ovo: Situato sul lungomare, è uno dei castelli più emblematici di Napoli, con una vista spettacolare sul golfo.
  2. Castel Nuovo (Maschio Angioino): Il castello simbolo della città, con una ricca storia legata ai sovrani angioini.
  3. Castel Sant'Elmo: Posizionato sulla collina del Vomero, offre una vista panoramica su tutta Napoli e il Golfo.
  4. Castel Capuano: Un castello medievale che un tempo fungeva da residenza reale e corte di giustizia.
  5. Castello di Nisida: Un castello situato su un'isola nel Golfo di Napoli, oggi ospita una struttura penitenziaria.
  6. Castel Frattamaggiore: Un castello situato nel comune di Frattamaggiore, un po' più lontano dal centro di Napoli.
  7. Castel di Limatola: Un castello medievale situato nell'entroterra, a circa 30 km da Napoli, che conserva una forte atmosfera storica.

 

Come organizzare la visita:

 

  • Servizio di trasporto: Petrosino Service, con il suo servizio di noleggio con conducente (NCC), può accompagnarti comodamente da un castello all'altro, assicurandoti un viaggio rilassante e senza stress.
  • Guida turistica: Se desideri una guida, Petrosino Service potrebbe essere in grado di organizzarti una guida turistica esperta che ti racconti la storia di ogni castello e ti faccia scoprire i segreti di Napoli.
  • Programmazione e itinerari personalizzati: Puoi chiedere a Petrosino Service di personalizzare il tour in base al tempo che hai a disposizione e ai castelli che desideri visitare, in modo da ottimizzare il percorso.

 

Passaggi da seguire:

 

  1. Contatta Petrosino Service: Chiedi informazioni per organizzare un tour privato dei Sette Castelli di Napoli. Puoi farlo telefonicamente, via email o tramite i social media.
  2. Pianifica l'itinerario: Decidi quali castelli vuoi visitare, se preferisci farlo in un solo giorno o se desideri suddividere la visita su più giorni.
  3. Prenota il servizio: Prenota il trasporto con conducente e, se desideri, anche una guida turistica.

 

 

Storia

 

La città partenopea era provvista di un sistema difensivo ben studiato e che poche città potevano vantare: Castel Capuano, Castel dell'Ovo, Castel Nuovo (Maschio Angioino), Castel Sant'Elmo, Castello del Carmine, Castello di Nisida e il Forte di Vigliena, sono sistemati in maniera strategica a difesa dell'importante Golfo di Napoli.

 

Mattinata dedicata alla visita con guida dei Castelli di Napoli, si parte dalla collina della città per visitare Castel Sant’Elmo di epoca medioevale, possente edificio, per la sua importanza di posizione strategica per il controllo della città e del golfo. In origine era solo una torre d'osservazione, ma per volere dei sovrani angioini divenne l'attuale fortezza, con la sua inconfondibile pianta a sei punte. A poca distanza dal Castello si visita la Certosa di San Martino, uno dei più riusciti esempi di architettura e arte barocca. All'interno potrai ammirare anche antiche carrozze, la cosiddetta Carrozza degli Eletti e la Berlina di Maria Cristina di Savoia, regina consorte delle Due Sicilie. Meravigliosi sono infine i giardini pensili della Certosa, un bellissimo tocco di verde nella tua visita.

Successivamente si raggiungerà la collina di Posillipo e dal parco Virgiliano, caratterizzato da un sistema di terrazze che affacciano sul Golfo di Napoli, in un solo colpo d’occhio sarà possibile osservare le isole di Procida , Ischia ed in particolare l’isolotto di Nisida a poca distanza da Capri il cui spazio di mare è il luogo deputato alla tradizione omerica in cui vivevano le sirene che tentarono Ulisse; il Castello di Nisida non è visitabile in quanto i Borboni riadattarono la struttura ad un penitenziario, in seguito utilizzato come sede dell’Accademia Aeronautica, oggi come presidio militare e struttura penitenziaria per la riabilitazione dei minori.

A proseguire arriviamo al Castel dell'Ovo che si trova sul litorale di Napoli.

Un'antica leggenda vuole che il suo nome derivi dall'aver il poeta latino Virgilio nascosto nelle segrete dell'edificio un uovo magico che aveva il potere di mantenere in piedi l'intera fortezza. La sua rottura avrebbe però provocato non solo il crollo del castello, ma anche una serie di rovinose catastrofi alla città di Napoli. Durante il XIV secolo, al tempo di Giovanna I, il castello subì ingenti danni a causa del crollo parziale dell'arco sul quale è poggiato e, per evitare che tra la popolazione si diffondesse il panico per le presunte future catastrofi che avrebbero colpito la città, la regina dovette giurare di aver sostituito l'uovo. In verità fu questa una delle tante ‘magie’ che si attribuirono nel Medio Evo alla figura di Virgilio, fama scaturita dalla circostanza che il poeta visse a lungo a Napoli, città che molto amava e nella quale era diventato un personaggio noto e autorevole, ritenuto un uomo capace appunto di poteri superumani, poteri che, a quanto pare, egli non si curò di smentire.

Il Castel dell'Ovo, è il castello più antico della città di Napoli.

Il castello sorge sull'isolotto di tufo di Megaride, propaggine naturale del monte Echia, che era unito alla terraferma da un sottile istmo di roccia. Questo è il luogo dove venne fondata Parthènope nell'VIII secolo a.C., per mano cumana. la storia inizia dal I° sec. a.C. ad oggi attraverso le varie dominazioni: Ducato di Napoli, i Re Normanni, Svevi e Angioini, Aragonesi, vicerè e Borbone e poi dall’Unità d’Italia ad oggi.

Proseguimento e visita di Castel Nuovo o anche Maschio Angioino, è uno storico castello medievale e rinascimentale nonché uno dei simboli della città di Napoli.

Iniziata nel 1279, per volere di Carlo I d'Angiò, la costruzione del Maschio Angioino fornì all'allora capitale del Regno di Sicilia un castello che univa in sé le caratteristiche di residenza reale e di fortezza. Ai fini di distinguerlo dai più antichi Castel dell'Ovo e Castel Capuano, il Maschio Angioino venne chiamato "Castrum Novum". Il castello divenne ben presto un centro di cultura e mecenatismo, nel quale soggiornarono, tra gli altri, anche letterati e artisti del calibro di Giotto, Petrarca e Boccaccio. 

Il grandioso Arco di Trionfo, sorto fra la Torre di Mezzo e quella di Guardia, fu eretto proprio per celebrare il vittorioso ingresso di Alfonso I nella città di Napoli.

 Il carattere residenziale della fortezza si perse a favore dell'uso prettamente militare, che si consolidò durante il periodo dei viceré spagnoli e austriaci (1503-1734) attraverso la costruzione di ulteriori strutture difensive. Con l'avvento di Carlo III di Borbone, intorno alla struttura sorsero fabbriche di ogni genere, depositi ed abitazioni.

Castel Capuano è, dopo il Castel dell'Ovo, il più antico castello di Napoli. Di origine normanna, è situato allo sbocco dell'attuale via tribunali ed è stato sede della sezione civile e penale del tribunale di Napoli.

La sua costruzione fu avviata nel 1160 dall'architetto Buono per volere del re di Sicilia Guglielmo I detto il Malo, figlio di Ruggero il Normanno. Nel 1231, per iniziativa di Federico II, si ebbe il primo intervento di trasformazione del castello, che pur conservando le sue indispensabili fortificazioni, fu reso più ospitale e meglio rispondente ad ospitare momentaneamente il sovrano di passaggio da Napoli. Ne nominò castellano il suo uomo di fiducia Dipoldi di Dragoni, e usò il castello per custodire importanti prigionieri politici.

Attualmente il castello è interessato da complessi restauri conservativi, al termine dei quali verrà riaperto al pubblico.

Proseguimento per Piazza Mercato e visita della Chiesa della Madonna del Carmine, dove è sepolto Corradino di Svevia nel cui Chiostro fu colpito Masaniello. Questo plesso, in origine, al posto del campanile c’era il finto Castello del Carmine costruito dai pescivendoli di Marina che rievocavano la vittoria dei cristiani contro i turchi nella battaglia della Goletta.

Altro monumento importante è il Forte di Vigliena è un edificio storico della città di Napoli, di cui rimangono oggi solo alcuni resti; è ubicato nel quartiere di San giovanni a Teduccio, in via Marina dei Gigli.

La costruzione del fortilizio risale al 1702, ad opera del vicerè Juan Manuel Fernandéz Pacheco, machese di Villena, da cui prese il nome.

Venne usato durante il Regno delle due Sicilie anche per l'istruzione alla pratica di artiglieria dei cadetti della Reale accademia militare della Nunziatella.

La fortezza, di grande interesse socio-politico-culturale, fu abbandonata, tanto da favorire interventi abusivi da parte di strutture sia pubbliche, che private. Nel 1891, tuttavia, il forte fu proclamato “monumento nazionale” e fu sottoposto a restauro, sebbene, tuttavia, le condizioni attuali non siano ancora degne di un monumento nazionale. Infatti in seguito al restauro avvenuto nell’81 il forte è stato nuovamente lasciato all’abbandono, Attualmente risulta ancora non visitabile.

Alto solo sei metri, onde favorirne il defilamento al tiro nemico del mare, di forma pentagonale, e circondato da un fossato largo ben nove metri e profondo cinque, era concepito in maniera tale da assicurare la difesa del porto di Napoli con i suoi cannoni. Al forte si accedeva tramite un rivellino di forma triangolare dotato di parapettoe fuciliera di guardia. Tale configurazione doveva servire anche per portare degli attacchi di sorpresa contro eventuali invasori, che avrebbero in tal modo subito il tiro dei cannoni posti sui due lati frontali, oltre alle fucilate provenienti dalle numerose feritoie disseminate lungo le mura.

 

Partecipa ad una Visita Guidata per i sette castelli di Napoli e segui la tua guida turistica personale in un viaggio speciale nella storia antica di Napoli.

 

 

 

 

Foto
Chiedi su Whatsapp